domenica 6 dicembre 2009

Billy The kid

LETTERATURA E FOTOGRAFIA , DUE ARTI PARALLELE NEL “BILLY THE KID” DI Michael Ondaatje

L’accostamento di immagini visive e testi scritti è una caratteristica costante nelle opere di Ondaatje e offre la possibilità di esplorare le relazioni e interazioni tra il visivo e il testuale, tra segno e significato. Uno sguardo alla scena contemporanea fuori dal Nordamerica durante questi anni rivela il forte interesse nel rapporto tra fotografia e letteratura in scrittori italiani, francesi e tedeschi come Italo Calvino, Gianni Celati, Grillet e Margherite Duras. In Ondaatje il tema delle foto di famiglia come collegamento con il passato rappresenta il punto di partenza non solo nelle opere letterarie ma anche nei modesti film prodotti da lui stesso, in cui, tenendo ferma la telecamera tenta di riprodurre le stesse caratteristiche statiche di una fotografia. La descrizione visuale serve a creare un vivido effetto “immaginistico”, spostando l’attenzione dalla natura scritta del testo alla sua capacità di evocare sensazioni visive.
Nell’opera “Running in the family” di Ondaatje le foto di famiglia diventano il modo di rievocare dal passato i membri della famiglia dell’autore, ed è presente un gioco di presenza/assenza; infatti seda un lato le foto danno una strana impressione di presenza creata dall’effetto di realtà tipico delle foto, dall’altro lato esse invocano assenza: per lo scrittore tale assenza è prodotta dalla distanza spaziale e temporale che lo separa dalle persone e dai luoghi delle foto.
Analizzando il “Billy the Kid”, l’interpretazione del rapporto tra testo e immagine deve necessariamente cominciare con alcune riflessioni riguardo il rettangolo vuoto all’inizio della novella, un particolare e importante aspetto che ha continuato a lasciare perplessi gli interpreti di Ondaatje. Questo spazio vuoto viene generalmente interpretato come foto mancante di Billy the Kid. In particolare, è interpretato come rappresentazione di una foto persa del protagonista, in quanto la didascalia sotto dice: “Ti spedisco una fotografia di Billy….”. L’impossibilità di realizzare un ritratto definitivo di Billy the Kid è simbolo dell’impossibilità di mostrare come egli fosse e può suggerire che egli, come nella vita evade il testo; Billy evade dai tentativi di cattura sia nei fatti che nelle parole.
Un’altra lettura di questo rettangolo vuoto è da attribuire al fatto che Ondaatje si rifiuta di darci una foto di Billy perché non l’ha voluto fissare, in quanto la fotografia è un congelamento, è la fissazione per sempre di un’immagine, mentre lo scopo del testo è quello di indurre un senso di movimento.
Un’altra foto che lascia una certa ambiguità all’interpretazione è la piccola fotografia che l’autore include alla fine del racconto. Essa raffigura Ondaatje stesso da bambino vestito da cowboy con la pistola tra le mani, come se ci fosse la sostituzione del corpo di Billy con quello dell’autore. In effetti sembra emergere una relazione tra l’autore e il suo personaggio finzionale. Esiste una suggestione che induce a pensare a una sorta di autobiografia; questo per il parallelo tra lo stato di fuorilegge di Billy e la trasgressione di Ondaatje dei canoni tradizionali e delle convenzioni della letteratura.
Per quanto riguarda le altre fotografie è evidente leggendo il libro e sfogliandone le pagine, che sono inserite nel testo senza nessuna logica. Tutte le foto che ci sono non sono né di Billy né dei luoghi in cui si ambienta la storia; sono semplicemente foto del west che ci danno un’idea dei tempi vissuti da Billy the Kid; rappresentano case, uomini e donne del west.
Nel libro, il cui titolo originale è “The Collected of Billy the Kid”, non c’è un grande contenuto, sono tutti episodi di vita western. E’ un testo “collage”, ossia un testo composito in cui Ondaatje sperimenta varie forme di scrittura. Tutta l’opera, dal punto di vista della percezione, è in movimento, mentre le fotografie sono fisse, ci invitano a fermarci a guardare l’immagine. Quindi è possibile stabilire un contrapposizione tra scrittura e fotografia: la prima, esprime il movimento, la vita e l’andare avanti; la seconda, invece, rappresenta il congelamento, la morte e il passato.


Bibliografia

EUGENE, LYDIA, An essay on Ondaatje's On the Collected Works of Billy the Kid. In “It's a Bunny” [Canadian literary review]
ONDAATJE, MICHAEL , Running in the Family , Vintage Books USA, New York, November 1993.

------------------------ , The Collected Works of Billy the Kid, W.W. Norton & Company, Inc. New York, NY 1974.

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